Non avrà certo fatto piacere ai titolari di conto Arancio sapere che il gruppo olandese Ing è a caccia di circa 12 miliardi di euro per migliorare la sua solvibilità. «Niente paura, nessun buco – assicurano dal quartiere generale dell'Aja – però se la regola sul mercato è aumentare la solvibilità è necessario trovare i mezzi».
Per chi ha parcheggiato la liquidità nella zucca arancione non ci sono pericoli, dunque, poiché la banca con sede in Italia, quindi soggetta alla legislazione italiana, garantisce i depositi in conto fino al tetto di 103.291,38 euro.
Certo il taglio dei tassi da parte della Bce l'8 ottobre di 0,50 punti ha avuto un effetto anche sui conti correnti. Alcune banche online hanno ridotto in modo più che proporzionale i rendimenti lordi promozionali sui nuovi conti e su quelli destinati ai vecchi clienti: Webank ha asciugato dal 4,15 al 3,65% il rendimento del conto base, Iw Bank è passato dal 4,50 al 3,75%, Fineco dal 4 al 3,50 per cento.
Mentre restano fortemente promozionali le offerte lorde per remunerare la liquidità di Banca Sella al 6%, la stessa Webank al 5,5%, Barclays al 5% e Sparkasse al 4,87 per cento. Tutto per conquistare nuovi clienti e rimpolpare gli attivi. Di certo lasciare i risparmi sui conti tradizionali non offre alcuna soddisfazione, visto che il dato sul rendimento medio fornito dall'Abi è dello 0,80 per cento. Ma in ogni caso nessun conto batte l'inflazione che, sebbene abbia rallentato la sua crescita, è comunque al 3,8 per cento.
Molti analisti prevedono ulteriori interventi della Bce nel prossimo anno per dare fiato a un'economia ormai in recessione e questo si farà sentire anche sui rendimenti di liquidità.
Insomma difficile oggi riuscire a mettere in salvo dall'inflazione i propri risparmi, ma per chi cerca comunque un porto sicuro dalle turbolenze dei mercati i conti internet godono della garanzia del Fondo interbancario di tutela dei depositi, esattamente come i c/c tradizionali. Protezione che vale sia per i conti correnti (tipo IwBank, Fineco, Webank o websella.it), sia per i semplici conti deposito (Conto Arancio di Ing Direct o Conto Santander).
Ma attenzione, gli extra-rendimenti possono nascondere dei rischi: le forme d'investimento attraverso cui queste banche online vincolano il capitale del correntista hanno strumenti sottostanti. Per qualcuno (Ing Direct o CheBanca!) il denaro vincolato continua a far parte del conto e resta soggetto alla tutela del Fondo. Altri invece (Fineco o Barclays) richiedono la sottoscrizione di pronti contro termine, che invece non sono tutelati dal Fondo e sono soggetti al rischio del sottostante su cui sono costruiti. IwBank, infine, acquista BoT a nome del cliente (IwPower 30-90-180), il rischio in questo caso è un default dello Stato italiano. Se poi si attiva l'opzione Turbo (prestito titoli) per arrotondare i rendimenti, a questo si aggiunge il rischio controparte, che è sempre IwBank.
«Che le banche annuncino iniezioni di capitale come Ing non deve spaventare i risparmiatori – afferma Ettore Pastore, partner di AT Kearney, Financial Institutions Group, – perché i fondi si trovano: per una banca d'interesse nazionale come Fortis sono intervenuti immediatamente nel Benelux i tre Stati. Suggerirei al risparmiatore di star tranquillo. Le banche stanno riposizionando l'offerta verso prodotti di risparmio più semplici. Si può prevedere un aumento dei conti correnti ad alta redditività e il tasso medio dei pronti contro termine si sta alzando, oggi è compreso tra il 3,5 e il 5% fino a tre mesi. Si fa di tutto per trattenere il cliente».
